3D4STEEL è il primo sistema industriale di stampa 3D per metalli interamente italiano, ed è la prima stampante 3D al mondo a essere specializzata nell’uso di un solo materiale.
È un progetto nato da Ivano Corsini, fondatore di 3D4MEC srl, che dal 2013 ha concentrato la sua attenzione sullo studio dell’additive manufacturing al fine di sviluppare una stampante 3D che fosse in grado di produrre componenti meccanici in acciaio, rendendola capace di ottimizzare la produzione industriale di piccoli-medi lotti abbattendone di netto i costi.
La stampante 3D4STEEL, interamente italiana e personalizzata in base alle esigenze produttive di ogni cliente, sfrutta 5 brevetti esclusivi. Il prodotto trova nei settori del packaging, della meccanica e dell’automazione le applicazioni più funzionali. È una stampante 3D che può processare tutte le polveri di acciaio non reattive (oltre 150 tipologie) già disponibili sul mercato, lasciando libero il cliente di rifornirsi da qualunque fornitore preferisca scegliendo il materiale che più lo soddisfa. Nessun altro produttore di stampanti al mondo permette questo tipo di scelta, anzi spesso la scoraggia applicando blocchi software, hardware o di garanzia alla propria stampante. L’utilizzatore della macchina è così costretto ad acquistare solo le polveri commercializzate dal produttore della stampante stessa.
L’ACCIAIO E LA COMPLETA PERSONALIZZAZIONE
“In tutte le sue declinazioni, l’acciaio è sicuramente il metallo più versatile, più economico e più reperibile presente sul mercato. Di conseguenza abbiamo posto particolare attenzione allo sviluppo di stampanti 3D specializzate nell’uso degli acciai, permettendo così comodità e praticità di produzione” spiega Ivano Corsini.
Il Ceo riassume così i plus di cui può usufruire il consumatore finale: “Tutte le stampanti 3D4STEEL, sono prodotte solo dopo un’accurata analisi delle esigenze e delle richieste di ogni singolo cliente. Questo permette di scegliere con cura tutte le caratteristiche e gli optional adeguati, in funzione della tipologia di produzione alla quale la stampante viene destinata. Ci siamo accorti che spesso è inutile inserire all’interno della macchina qualche funzione che in realtà non è di grande utilizzo per il cliente, ma che aumenta solo il costo finale della macchina. Inoltre, per rendere il sistema ancora più personalizzabile, diamo la possibilità ad ogni cliente di modificare liberamente tutti i parametri di processo, anche durante la fase di stampa “.
Fattore comune di ogni stampante è l’uso di una sola testa laser da 300W. “Questo perché grazie all’uso di una sola testa laser riusciamo a garantire una densità strutturale pari o superiore al 99%, paragonabile ad una forgiatura – specifica Corsini – senza penalizzare la velocità di stampa. Una densità così alta, addirittura più elevata di quella della materia prima stessa, non è minimamente raggiungibile mediante l’uso di due teste laser. Questo è dovuto a imponenti problemi tecnici legati alla fusione del metallo nell’area di giunzione dei due fasci laser. Due o più teste laser rischiano di compromettere la qualità e la velocità di stampa aumentando così l’inutile spreco di tempo e denaro”.
Inoltre, per migliorare costantemente il sistema e renderlo ulteriormente funzionale alla produzione meccanica, 3D4STEEL ha fornito una stampante direttamente al Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia con il quale collabora a stretto contatto.
SOSTENIBILITÀ E SMALTIMENTO
Corsini sottolinea anche l’impegno della società in termini di sostenibilità: “Per evitare lo spreco di materiale e aumentare la sicurezza dell’operatore abbiamo brevettato un sistema di riciclo e filtraggio delle polveri automatico interno alla struttura della stampante stessa. Questo sistema permette di riciclare fino al 99% della polvere messa in circolo durante il processo di stampa, permettendo così la minor esposizione possibile alle polveri sottili, e riducendo notevolmente il tempo del ciclo di produzione. Grazie a ciò, possiamo garantire la piena sicurezza dell’operatore durante tutte le fasi di produzione; dalla preparazione della macchina alla rimozione del componente al termine della fase di stampa”.
Lo stesso dicasi per l’attenzione verso l’ambiente: “Essendo per primi utilizzatori della tecnologia – sottolinea Corsini – siamo molto attenti a tutte le norme di sicurezza necessarie e proprio per questo consegniamo ai nostri clienti la macchina con le relative certificazioni CE e ATEX. Per far in modo che per gli operatori non ci sia nessun tipo di rischio nel maneggiare i rifiuti della stampante abbiamo certificato interamente il processo di smaltimento e cambio filtri. Abbiamo ottenuto quindi la classificazione di ‘rifiuto speciale non pericoloso’. Questi processi di smaltimento e classificazione del rifiuto permettono quindi ad ogni azienda di gettare il filtro esausto direttamente nel contenitore dei metalli, senza nessun rischio di combustione. Accorgimenti che garantiscono una maggior economia e un minor costo di gestione totale del macchinario”.