Il Gruppo EGO, leader nel mercato dell’energia attraverso le tre società controllate, EGO Power, EGO Trade ed EGO Venture, partecipa al progetto pilota TERNA con due reti UVAP, nel Nord Italia. Vantaggi e opportunità anche per i titolari di impianti di energia distribuita del settore industriale, chimico e alimentare
Anche EGO aderisce al progetto pilota di TERNA per la qualificazione degli impianti che intendono partecipare al nuovo Mercato dei Servizi di Dispacciamento e si ‘aggrega’ con due reti UVAP (Unità Virtuale Aggregata di Produzione) stanziate in Italia settentrionale: una nel Nord del Piemonte e l’altra tra Sud Piemonte e Liguria.
Una sfida che sembra fatta su misura per EGO. “Operiamo nel trading dell’energia da più di 10 anni”, ha dichiarato Carlo Corallo, amministratore delegato e socio fondatore di EGO, “investiamo in tecnologie innovative hardware e software per il monitoraggio degli impianti, per l’analisi dei dati, per la gestione del rischio, per le analisi predittive: non potevamo non aderire al progetto TERNA. Siemens sarà nostro partner strategico per la piattaforma di aggregazione, ma manterremo l’indipendenza tecnologica per quanto riguarda gli altri componenti dell’infrastruttura, in particolare per le UPMG. Vogliamo che le nostre UVAP siano aperte, in grado di integrare in futuro altri impianti”. Le due reti, nell’abito del progetto TERNA, aggregano impianti di teleriscaldamento alimentati da un cogeneratore per un totale di 45 MW; a regime saranno aggregati tutti gli impianti programmabili in grado di offrire una flessibilità di produzione come quelli termoelettrici e di cogenerazione in ambito industriale. Prossimo obiettivo sarà ‘aggregare’ le UVAP anche a impianti alimentati da fonti rinnovabili. Dunque, non solo esclusi contesti operativi anche in ambito chimico e alimentare.
L’apertura del nuovo Mercato dei Servizi di Dispacciamento, seguita all’approvazione della delibera 300/2017, ha offerto nuovi scenari di guadagno (anche) per i titolari di impianti di produzione di energia elettrica non rilevanti (< 10 MVA), fra cui gli impianti industriali in autoconsumo, che hanno l’opportunità aderendo al nuovo mercato di vendere l’energia prodotta in eccedenza alla rete elettrica nazionale, senza dover sostenere investimenti particolari e senza alcuna modifica all’impianto di produzione stesso. Con il valore aggiunto di continuare a mantenere autonomia nella gestione della produzione e riguardo al destino dell’energia in eccedenza. Una opportunità possibile, passando attraverso un “soggetto aggregatore”: come EGO, appunto, in grado di unisce diversi impianti di produzione.