Perché molte persone pensano (e scrivono, soprattutto sui social) che la plastica sia la principale causa di inquinamento del nostro pianeta? Perché questo materiale così prezioso per lo sviluppo della civiltà umana è così demonizzato da molti? Se guardiamo la plastica come la vedono tutte le aziende che su di essa hanno creato il loro business, la posizione cambia radicalmente. La plastica, almeno la maggior parte di quella usata per produrre la miriade di accessori che usiamo quotidianamente, può essere riciclata. Come dichiarato dalla Commissione Europea i rifiuti in plastica sono una “risorsa”. Se tutti i paesi si adeguassero alle normative e attuassero la cultura del riutilizzo e riciclaggio, si potrebbero risparmiare molti miliardi di euro l’anno, creare nuovi posti di lavoro e sfruttare sempre meno le risorse naturali del nostro pianeta. In una “economia circolare” impostata su una corretta gestione dei rifiuti si è in grado di minimizzare gli sprechi, ottimizzare i rifiuti all’interno di un unico flusso continuo così che la differenza fra materie prime e materie riciclate utilizzate sia sempre minore.
Per diffondere questo concetto, quattro aziende che producono macchinari per la rigenerazione della plastica, supportate dall’Associazione PRE (Plastic Recyclers Europe) si sono unite per promuovere una campagna sui social dal titolo “Are you R?”. Are you R è un progetto volto a sensibilizzare la popolazione europea sull’importanza del riciclo della plastica. Attraverso una serie di contenuti: foto, testimonianze e simpatici filmati di animazione, viene raccontata l’evoluzione che ha avuto la plastica negli anni e l’importanza del suo riciclo.
La prima azienda promotrice del progetto è Fimic, che si occupa di progettazione e produzione di ghigliottine e cambia-filtri automatici e autopulenti per il riciclaggio di materiali plastici.
Insieme a Fimic hanno partecipato: la ditta Filtec, che produce diversi sistemi di taglio, generalmente installati su linee di rigenerazione per trasformare la plastica fusa durante il processo di rigenerazione in granuli di alta qualità, Gamma Meccanica, specializzata nella progettazione e realizzazione di macchine e impianti per riciclare l’ampia varietà di materiali plastici, anche molto stampati, contaminati e umidi, e la ditta Tecnofer che progetta e realizza macchine ed impianti automatici per il lavaggio e riciclaggio delle materie plastiche ad elevato grado di contaminazione.
Ciò che ha spinto i titolari di queste aziende a sostenere il progetto è la voglia di raccontare il proprio punto di vista da veri esperti della plastica di cui hanno approfondita conoscenza e che “maneggiano” quotidianamente. Il desiderio di far conoscere al pubblico non così esperto le qualità di questo materiale e le potenzialità tecnologiche sviluppate da ogni azienda per rendere sempre più sostenibile il suo utilizzo, sono le caratteristiche che accomunano questi imprenditori.