La pandemia di COVID-19 in corso ha portato a un riesame delle pratiche igieniche in tutti i paesi e settori. Nuove e più severe procedure di disinfezione sono state implementate per contribuire a ridurre al minimo la trasmissione. Tuttavia, gli sviluppi nella scienza dei materiali potrebbero giocare un ruolo nell’arrestare ulteriormente la diffusione dei virus. Kim Sjödahl, vice-presidente senior per il segmento Ricerca & Sviluppo e Tecnologie presso Exel Composites, spiega perché i compositi potenziati con la soluzione antivirale Protector™ potrebbero contribuire a rendere il mondo un luogo più sicuro.
Si stima che i virus siano responsabili del 60% di tutte le infezioni umane nel mondo. Per molti anni, si è pensato che i virus potessero essere trasmessi esclusivamente attraverso il contatto da persona a persona o tramite le goccioline (droplet) presenti nell’aria. Tuttavia, con i progressi della virologia, il ruolo degli oggetti inanimati e delle superfici nella trasmissione è diventato evidente.
Le superfici possono contaminarsi attraverso il contatto diretto con fluidi corporei infetti oppure indirettamente, attraverso il contatto con altri oggetti contaminati. Questi oggetti, conosciuti come fomiti, portano il virus tra le persone, consentendo una trasmissione continua. Esistono alcuni scenari in cui il contatto con altre persone e con superfici toccate frequentemente non può essere evitato — in particolare quando si viaggia e sul posto di lavoro.
In queste circostanze, è essenziale che vengano adottate altre precauzioni per mantenere gli ambienti sicuri, e pulire e disinfettare frequentemente le superfici è un elemento importante nel mantenere l’igiene degli spazi pubblici. Tuttavia, integrare le proprietà antivirali nelle superfici toccate di frequente, piuttosto che al di sopra delle stesse, potrebbe essere una soluzione più duratura.
La soluzione Protector™ di Excel Composites è una nuova formulazione per resine, integrata nel materiale composito stesso. I materiali compositi sono in genere costituiti da fibre disperse in una matrice, nota come resina, che le tiene insieme. Ulteriori proprietà possono essere incorporate in un materiale composito combinando un additivo per resina con la matrice.
L’efficacia di Protector contro il ceppo 229 E del coronavirus umano è stata testata da un laboratorio indipendente in Francia secondo lo standard ISO 21702. I test hanno stabilito che la soluzione ha ridotto la carica virale del 99,9% dopo 24 ore rispetto ai compositi non potenziati.
Le soluzioni antivirali esistenti sono tipicamente prodotte utilizzando un trattamento, come uno spray, un rivestimento o una membrana che viene fissata alla superficie del materiale. Tuttavia, la protezione antivirale che viene fornita a questi materiali dura solo quanto il trattamento della superficie — con la normale usura, le proprietà antivirali andranno inevitabilmente scemando.
Il vantaggio derivante dall’integrare la soluzione nel materiale stesso è che il composito ottiene una distribuzione omogenea dell’additivo antivirale. Scalfitture, graffi e altri danni non incideranno sulla funzionalità del composito, il che significa che esso continuerà a svolgere un’azione protettiva e a inibire i virus per tutta la sua vita utile, indipendentemente da quanto sia impegnativo l’ambiente.
Naturalmente, la pandemia di COVID-19 ha posto una maggiore enfasi sulla disinfezione degli spazi pubblici e privati. L’industria della pulizia e dell’igiene gioca un ruolo fondamentale nel rallentare il tasso di trasmissione attraverso il contatto con le superfici. I disinfettanti per le mani, e i disinfettanti in generale, sono diventati di uso comune, ma si è prestata minore attenzione agli utensili di pulizia stessi.
Scope, spazzoloni e altri utensili da tenere in mano sono spesso condivisi tra le squadre di pulizia, quindi mantenere sanificati questi utensili è un requisito di sicurezza essenziale. Le soluzioni di sanificazione esistenti, come i disinfettanti, richiedono la riapplicazione più volte al giorno, mentre i trattamenti delle superfici non garantiscono una protezione duratura. Pertanto, ciascuna di queste procedure può facilmente perdere la capacità di rendere un ambiente COVID-free — semplicemente, non offrono una protezione adeguata.
Le impugnature degli utensili in materiale composito offrono già dei vantaggi significativi rispetto alle loro controparti in legno e metallo. L’integrazione di un additivo per resina antivirale nell’impugnatura stessa dell’utensile, così come nei manici e nei tappi di chiusura, offre agli utilizzatori la tranquillità di poter completare i propri compiti con una maggiore protezione contro germi e virus.
I sistemi di trasporto pubblico sono essenziali per molte persone. Prima del COVID, secondo le stime dell’Associazione Internazionale del Trasporto Pubblico, ogni anno più di 240 miliardi di viaggi venivano fatti utilizzando autobus, tram, metropolitane, traghetti e treni locali.
Con un traffico così elevato, è importante incorporare soluzioni antivirali in tutti i punti di contatto nel trasporto pubblico. Incorporare una protezione antivirale durevole è importante non solo per l’odierna pandemia di COVID-19, ma anche come misura di igiene migliorata per la sicurezza futura.
Per una soluzione durevole volta a garantire la protezione di passeggeri e operatori per tutta la durata di vita utile della carrozza dell’autobus, del treno o del tram, i compositi potenziati Protector sono antivirali fino al midollo. Dato che l’additivo per resina è incorporato nel materiale, a essere protetta è l’intera superficie, comprese le aree che i metodi di pulizia alternativi non riescono a raggiungere, come le condutture dell’aria. Queste superfici potenzialmente cariche di virus rischiano di portare il virus tra gli individui, quindi mantenerle protette attraverso una soluzione integrata offre un chiaro vantaggio.
Exel Composites è in grado di incorporare Protector™ in tutte le sue soluzioni in fibra di vetro e di carbonio per il trasporto, le impugnature di attrezzi e molto altro ancora.
Per maggiori informazioni su Protectorâ„¢ clicca qui.