Home PLASTICA Bilancio 2021 positivo e inizio d’anno incoraggiante, ma con diverse preoccupazioni per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma

Bilancio 2021 positivo e inizio d’anno incoraggiante, ma con diverse preoccupazioni per i costruttori italiani di macchine per plastica e gomma

di Cecilia
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Con risultati anche superiori ai preconsuntivi stimati sul finire d’anno, l’industria italiana delle macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma ha archiviato un 2021 con una produzione in crescita a doppia cifra (+14%, superando in valore la soglia pre-pandemia).

Secondo i dati del Centro Studi MECS-AMAPLAST (l’Associazione nazionale di categoria aderente a Confindustria) elaborati anche sulla base delle rilevazioni ISTAT, il bilancio ampiamente positivo è stato sostenuto in particolare dalla forte spinta del mercato interno, che ha sfiorato il +30% sul 2020.

La quota export risulta in linea con gli anni precedenti e si attesta al 70% della produzione; peraltro, le vendite all’estero hanno registrato un rimbalzo significativo(+9% circa), fermandosi però appena al di sotto del picco dei 3 miliardi, abbondantemente superato nel triennio precedente alla crisi.

Mercato italiano di macchine, attrezzature e stampi per materie plastiche e gomma
(milioni di euro)
2020 2021 ∆% 2021/2020
produzione 3.900 4.450 14,1
export 2.730 2.980 9,2
import 770 1.050 36,4
mercato interno 1.940 2.520 29,9
saldo commerciale +1.960 +1.930 -1,5
La destinazione prevalente del flusso export è stata il quadrante europeo, anche se nel complesso in lieve calo rispetto al 2020; al contrario, i costruttori italiani hanno maggiormente rivolto lo sguardo oltreoceano, realizzando vendite significative in Nordamerica. Forniture in forte ascesa verso mercati prioritari come Cina e India hanno parallelamente contribuito a rafforzare il “peso” del continente asiatico.
Aree di destinazione dell’export italiano di macchine, attrezzature e stampi
per materie plastiche e gomma (%)
2020 2021
Europa (UE) 58,6 (45,3) 57,4 (44,8)
Nord America/USMCA 14,5 16,8
Asia/Oceania 16,5 15,8
Africa 5,5 5,1
Centro/Sud America 4,9 4,9
Primi 10 mercati di sbocco dell’export italiano di macchine e attrezzature
e stampi per materie plastiche e gomma
(migliaia di euro – ordinamento 2021)
Paesi 2020 % sul
totale
Paesi 2021 % sul totale ∆ % 21/20
Germania 343.723 12,6 Germania 376.484 12,6 9,5
Stati Uniti 269.788 9,9 Stati Uniti 359.032 12,1 33,1
Cina 143.938 5,3 Cina 160.565 5,4 11,5
Francia 151.250 5,5 Francia 157.107 5,3 3,9
Polonia 153.010 5,6 Polonia 134.876 4,5 -11,8
Regno Unito 97.294 3,6 Regno Unito 105.088 3,5 8,0
Messico 97.708 3,6 Messico 104.580 3,5 7,0
Spagna 138.577 5,1 Spagna 99.735 3,3 -28,0
Turchia 77.410 2,8 Turchia 90.038 3,0 16,3
India 65.596 2,4 India 86.899 2,9 32,5
totale “top 10” 1.538.294 56,4 totale “top 10” 1.674.404 56,1 8,8
altri Paesi 1.194.735 43,6 altri Paesi 1.305.140 43,9 9,2
mondo 2.733.029 100,00 mondo 2.979.544 100,0 9,0

Le esportazioni verso la Russia – mercato di riferimento che mostra però uno spiccato trend altalenante nel corso degli anni – già nel 2021 hanno registrato una flessione del 16%, superando appena gli 80 milioni di euro, anticipando involontariamente i più recenti, drammatici sviluppi. (Quelle all’Ucraina, storicamente più contenute, si sono fermate a 7,5 milioni, con un -39% sul 2020).Dal punto di vista merceologico, dopo perdite che nel 2020 avevano riguardato diffusamente le varie tipologie di macchinari, il recupero registrato nel 2021 ha caratterizzato la gran parte delle categorie, dalle “core machinery” agli ausiliari, fino agli stampi; per esempio, le vendite oltreconfine di macchine a iniezione e per soffiaggio hanno registrato un incremento del 29%; quelle di linee per mono-multifilamenti hanno chiuso con un +18%; quelle di stampi (che rappresentano quasi un quarto del totale) hanno messo a segno un +6%.

La performance delle aziende associate ad AMAPLAST risulta ancora migliore rispetto alla media del comparto, con un incremento medio del fatturato complessivo di sedici punti sul 2020; peraltro, circa la metà delle imprese che ha chiuso l’anno in crescita ha registrato una progressione pari o superiore al +20%. A fronte di tale buon andamento, non sorprende il fatto che anche il numero di addetti della compagine associativa sia aumentato (+8% in media rispetto al 2020, e un terzo del campione con assunzioni ancora più consistenti).

Risulta decisamente complicato fare previsioni per i mesi a venire: numerosi e difficilmente quantificabili sono i fattori che, sovrapponendosi con il passare del tempo, stanno influenzando il contesto economico globale. La carenza di materie prime e componentistica, con relativo aumento dei prezzi, che le aziende lamentano da oltre un anno, potrebbe aggravarsi a causa del più recente blocco del porto di Shanghai, causato dal drastico approccio cinese al problema Covid, che verosimilmente avrà ricadute sulle catene logistiche e distributive. Materiali fondamentali per vari processi manifatturieri vengono prodotti nelle aree coinvolte dal conflitto russo-ucraino, che peraltro ha determinato anche l’impennata delle tariffe energetiche, divenuta insostenibile per molte filiere.

Le aziende si trovano così a operare in una situazione oltremodo complessa ma anche paradossale: a fronte delle problematiche citate, la raccolta ordini risulta ancora piuttosto sostenuta e per molte aziende diventa quindi più complicato farvi fronte.

Infatti, anche dall’ultima indagine congiunturale relativa al primo trimestre del 2022, svolta da AMAPLAST tra i propri associati, emerge che la domanda di macchinari, attrezzature e stampi per plastica e gomma continua a essere in crescita, in particolar modo dai mercati esteri (+28% rispetto al gennaio-marzo 2021). Anche le attese per il secondo trimestre sono improntate a un certo ottimismo, almeno per quanto riguarda strettamente la consistenza delle commesse in entrata, stimate in ulteriore aumento, nell’ordine del 6-7%.

Scenario questo che dovrà naturalmente confrontarsi con le criticità già evidenziate; non a caso, AMAPLAST ha sollecitato alle istituzioni l’elaborazione di un nuovo Industrial New Deal a tutela della manifattura europea, con misure immediate ma anche progetti a lungo termine su materie prime, logistica ed energia.

E proprio l’efficientamento energetico è uno dei temi-chiave della mostra-convegno GREENPLAST 2022, che si svolgerà presso il quartiere espositivo di Fiera Milano a Rho-Pero dal 3 al 6 maggio, organizzata da Promaplast srl, società di gestione di AMAPLAST.

Produttori di materie prime, manufatti, macchinari, fornitori di servizi, opinion-leader, ricercatori proporranno le proprie idee e soluzioni innovative.

GREENPLAST si svolge in contemporanea con IPACK-IMA, mostra internazionale per l’industria dell’imballaggio e confezionamento (con la specializzata Pharmintech), Print4All (dedicata al mondo della stampa commerciale e industriale), Intralogistica Italia (soluzioni e sistemi integrati di movimentazione industriale, gestione del magazzino, stoccaggio dei materiali e picking), eventi caratterizzati da una logica di filiera e che vanno anche in parte a ricostituire il progetto “The Innovation Alliance”.

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