Il 31 marzo è l’ultimo giorno utile, per imprese e lavoratori autonomi, per l’invio della Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta su investimenti pubblicitari incrementali.
Per beneficiare del credito è necessario infatti effettuare una ‘prenotazione’, presentando entro il 31 marzo 2022 la comunicazione che consente l’accesso al credito d’imposta per investimenti pubblicitari: già realizzati, o ancora da realizzare nel 2022.
Successivamente, per confermare le spese effettivamente sostenute rispetto a quelle previste, entro il 31 gennaio dell’anno successivo, va inviata una nuova comunicazione (cosiddetta ‘Dichiarazione sostitutiva) relativa agli investimenti realizzati. Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria pubblicherà poi l’elenco definitivo dei soggetti ammessi al beneficio del credito, e quest’ultimo potrà essere utilizzato, esclusivamente in compensazione, a partire dal 5° giorno lavorativo successivo alla pubblicazione.
Nel caso le risorse stanziate non siano sufficienti a coprire le richieste presentate, la percentuale prevista (50%) sarà ridotta proporzionalmente in modo da soddisfare tutte le domande presentate.
La domanda potrà essere inviata tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, attraverso l’apposita procedura disponibile nella sezione dell’area riservata “Servizi per” alla voce “Comunicare”.
Misura del credito d’imposta
Ricordiamo che dall’anno 2018, è stato istituito il credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali, con un incremento minimo dell’1% rispetto agli analoghi investimenti dell’anno precedente, effettuati sulla stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali) e sulle emittenti radio-televisive a diffusione locale.
Il credito di imposta è previsto nella misura del 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, nel limite massimo dello stanziamento annualmente previsto e nei limiti dei regolamenti dell’Unione europea in materia di aiuti “de minimis”.
Per gli anni 2021 e 2022, il credito d’imposta è riconosciuto relativamente agli investimenti pubblicitari sui giornali quotidiani e periodici, anche in formato digitale, registrati presso il Tribunale, ovvero presso il ROC, e dotati del Direttore responsabile, nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati. Viene meno quindi il requisito dell’incremento minimo dell’1% dell’investimento pubblicitario, rispetto all’investimento dell’anno precedente.