Sempre più utilizzate nel settore food e recycling, queste macchine confermano il trend di crescita evidenziato negli ultimi dieci anni. Ne è convinto Lorenzo Tinti, Responsabile Commerciale Italia dell’azienda.
Cimbria è un’azienda leader nella ricerca, sviluppo e produzione di soluzioni su misura e fornisce l’assistenza necessaria per l’installazione di macchinari singoli e linee di lavorazione complete, con sistemi di automazione e gestione altamente avanzati. Lorenzo Tinti, Responsabile Commerciale Italia spiega che lo stabilimento di Imola è interamente dedicato allo sviluppo e alla produzione delle selezionatrici ottiche.
È soddisfatto dei risultati che sta ottenendo la sua azienda?
Produciamo circa 250 macchine all’anno, per un terzo destinate al mercato domestico e per la restante parte all’export. Il nostro giro d’affari nel mercato nazionale deriva sia da vendite all’utilizzatore finale, che da sinergie con aziende impiantistiche. Negli anni abbiamo rafforzato le collaborazioni con importanti main-contractors in settori strategici come recycling e ambito molitorio, società che realizzano impianti “chiavi in mano” in tutto il mondo integrandoli con le nostre selezionatrici ottiche.
Le selezionatrici ottiche sono sempre più apprezzate e scelte in vari business e questo ci offre concrete opportunità di ulteriore e costante crescita nel prossimo quinquennio. Molti prodotti alimentari che si trovano negli scaffali di un supermercato, ad esempio, passano per le selezionatrici ottiche.
La selezione ottica veniva inizialmente utilizzata nel settore del riso per selezionare ed eliminare i chicchi macchiati. In seguito, si è spostata da una pura valorizzazione del prodotto, ad un aspetto tecnicamente mandatorio. Nei prodotti alimentari la selezione ottica contribuisce al miglioramento del prodotto e garantisce un’elevata sicurezza alimentare, che oggi è oggetto, a ragione, di un’attenzione spasmodica. Ad esempio, un’azienda leader nella lavorazione di frutta secca sgusciata non può permettersi la presenza di un frammento di guscio o di altro corpo estraneo, nonché di una nocciola o mandorla ammuffita.
La domanda è tanto alta che negli ultimi dieci anni il comparto della selezione ottica ha mantenuto un trend di crescita a due cifre.
Nell’ultimo periodo il Recycling manifesta una crescita verticale, mentre il trend nel Food è più lineare. L’Italia è un Paese innovatore. Tutte le nuove applicazioni spesso partono dall’idea di un imprenditore o un addetto ai lavori italiano.
Ricordo, infine, che quest’anno abbiamo avviato un impianto importante per la selezione di hdPE presso Breplast, parte del Gruppo Montello. Si tratta di un impianto unico nel suo genere, che seleziona le scaglie di hdPE, suddividendole in 5 streams di colore purificandole anche su base polimerica, rendendole pronte per la granulazione e il riutilizzo con qualità assimilabile alla materia prima vergine. Il punto di partenza è il flacone post-consumo della raccolta differenziata, che si trasforma in scaglie, quindi in granuli e nuovamente in flaconi.
Usate la stessa tecnologia nel recycling e nel food?
Sì, nel principio di funzionamento generale, ma una tecnologia ad hoc viene applicata ai vari settori di utilizzo, con l’impiego di diversi componenti hardware e software.
La selezionatrice ottica SEA.HY è in grado di analizzare le materie plastiche ad ampio spettro essendo dotata di sensori iperspettrali infrarossi ad alta risoluzione, capaci di identificare la firma chimica di ogni polimero, a prescindere dal colore esterno, assicurando elevate prestazioni nella purificazione dei materiali plastici, liberandoli da elementi estranei e contaminazioni di altri polimeri non compatibili per il riciclo/riutilizzo. SEA.HY dispone anche di telecamere Full-Color RGB per combinare la selezione per polimero con la selezione per colore.
Fra le macchine che operano prettamente nella selezione per colore ricordo invece la nuova SEA.IQ, che è stata presentata alle ultime edizioni di Ipack-Ima ed Ecomondo. Grazie all’innovativa tecnologia multifrequenza RGBN, combinabile con SWIR e UV, SEA.IQ vede meglio dell’occhio umano, inoltre il software di SEA.IQ consente di sfruttare simultaneamente anche la selezione per geometria shape-sizing, al fine di garantire la massima sicurezza e purezza dei prodotti finali. La macchina è disponibile da 1 a 6 scivoli per soddisfare qualsiasi esigenza produttiva.
In tema di fiere, cosa vi ha portato il 2022 e quali avete in calendario per il 2023?
Dal K 2022 siamo tornati a casa con una mole davvero importante di contatti. Tra questi molti erano provenienti dal Sud America. Ovviamente non sono mancati europei ed asiatici. Vedo, però maggiore concretezza nei progetti in Sud America.
Nel 2023 saremo presenti ad importanti eventi come Interpack a Düsseldorf, PRS ad Amsterdam, Ecomondo a Rimini e Plast a Milano.