Il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Rilancio, una manovra corposa da 55 miliardi. Di questi, 25,6 andranno ai lavoratori. Circa 14-16 alle imprese. E 4 miliardi saranno di tagli alle tasse per le imprese fino a 250 milioni di fatturato.
Plastic tax slitta al 2021
Plastic e sugar tax sono rinviate al 2021. “Si tratta di un primo passo importante in un momento così complesso per l’economia italiana. Tuttavia è importante che le due nuove tasse vengano sospese per almeno 12 mesi e non solo un trimestre. La crisi economica innescata dall’emergenza Covid-19 continuerà a colpire imprese e famiglie non solo nel 2020, con una ripartenza dei consumi che – nella migliore delle ipotesi sarà graduale e lenta, al netto di un minor potere d’acquisto dei cittadini”. Così David Dabiankov Lorini, direttore generale di Assobibe, ha commentato la sospensione di sugar e plastic tax.
IRAP cancellata
Ma la plastic tax non è l’unica tassa rinviata o sospesa.
Sono stati prorogati al 16 settembre tutti i versamenti relativi alle ritenute alla fonte sui redditi da lavoro, addizionali locali, Iva, e contributi sospesi a marzo, aprile e maggio.
Inoltre circa 1,9 milioni di imprese vengono esentate dal pagamento dell’IRAP.
La norma prevede l’esenzione dal versamento del saldo Irap dovuta per il 2019 e della prima rata, pari al 40 per cento, dell’acconto dell’Irap dovuta per il 2020
La cancellazione della rata di giugno dell’Irap (saldo e acconto) riguarderà tutte le imprese con un volume di ricavi compresi tra 0 e 250 milioni e dai lavoratori autonomi con un corrispondente volume di compensi.
Sono escluse banche, assicurazioni ed enti pubblici.
I contributi a fondo perduto per autonomi e PMI
Stanziato un contributo a fondo per autonomi e piccole imprese con un fatturato non superiore a 5 milioni di euro. Va da un minimo di 1000 euro per le persone fisiche (2000 per gli altri soggetti) sino ad un massimo di 40mila euro. Per le aziende con fatturato fino a 400 mila euro si otterrà il 20% della differenza tra il giro d’affari di aprile 2019 e quello di aprile 2020.
Per le imprese con fatturato compreso tra 400 mila ed un milione di euro si otterrà il 15%. Chi ha fatturato compreso tra 1 e 5 milioni di euro otterrà il 10%.
Il Fondo patrimoni PMI
Il Decreto Rilancio introduce due misure destinate a rafforzare il patrimonio delle imprese.
Per le aziende di medie dimensioni,sino a 50 milioni di fatturato, che a causa dell’emergenza hanno subito un calo dei ricavi superiore al 33%, viene riconosciuto un credito di imposta fino al 30% dell’aumento di capitale (che dovrà essere almeno di 250 mila euro).
Il Fondo Patrimonio PMI gestito da Invitalia potrà invece investire direttamente nel capitale delle società sino ad un massimo 800 mila euro utilizzando strumenti finanziari da rimborsare in 6 anni.
Cassa depositi e prestiti (CDP) accanto alle grandi imprese
Un maxi fondo da 50 miliardi del capitale di Cassa Depositi e Prestiti è destinato a favore di imprese medio-grandi con oltre 50 milioni di fatturato annuo.
Il fondo potrà intervenire sotto forma di prestito obbligazionario convertibile o di aumento di capitale oppure di acquisto di titoli azionari sul mercato secondario.