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Economia circolare nella grammatica del nuovo mondo

di Cecilia
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Materie plastiche e sostenibilità nel libro scritto dal top voice di LinkedIn Filippo Poletti

Radicale come la prima, la seconda, la terza e la quarta rivoluzione industriale. È la rivoluzione universale del covid, quella che ha cambiato per sempre la nostra vita. Non solo, dunque, una tragica emergenza sanitaria con più di 133 mila morti e oltre 5 milioni di casi confermati in Italia tra il 2020 e il 2021, ma anche un cambiamento epocale.

È la lettura proposta dal giornalista e top voice di LinkedIn Italia Filippo Poletti nel libro “Grammatica del nuovo mondoattraverso la presentazione di 50 parole chiave a partire da 50 racconti di cronaca: edito da Lupetti, il libro ordina i vocaboli alfabeticamente, andando dalla A di Aurora alla G di “grazie”, dalla I di “italiani” alla P di “plastica”, dalla S di “smart working” alla U di “umanità”.

Tra le parole del nuovo mondo ci sono aggettivi che hanno invertito la loro valenza (come positivo, diventato un termine negativo) ed espressioni che hanno assunto nuovi valori. È il caso della plastica diventata una presenza amica: vale ad esempio per i guanti monouso in lattice così come per i tanti utilizzi nel settore biomedicale o i pannelli divisori adottati negli uffici e negli esercizi pubblici. Non presentando reattività nei confronti di altre sostanze i prodotti della chimica sono risultati indispensabili.

Ripercorrendo l’avvento della pandemia, il libro “Grammatica del nuovo mondo” ricorda come il 16 marzo 2020, data del decreto-legge “Cura Italia”, l’Istituto superiore di sanità, sul sito ufficiale, rispose a questa domanda: «I guanti servono a prevenire le infezioni?». I guanti – dichiarò l’ente pubblico – non sostituiscono la corretta igiene delle mani, «che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per almeno 60 secondi». Fondamentale, tuttavia, è che siano – proseguiva l’ISS – «ricambiati ogni volta che si sporcano», «non vengano a contatto con bocca, naso e occhi» e che «siano eliminati al termine dell’uso, per esempio, al supermercato».

È nell’economia circolare – spiega Poletti – la chiave di volta del nuovo mondo: «Se il coronavirus ci ha fatto riflettere sull’importanza delle materie plastiche, è impensabile fare in futuro dietrofront sullo sviluppo dell’economia circolare». L’esempio citato è quello di PlasticFinder, la piattaforma online fondata da Riccardo Parrini, Stefano Chiaramondia, Ivan Riva e Srinivasan Manikantan, che permette di mettere in vendita e acquistare plastica circolare certificata: grazie a questo markeplace, infatti, la plastica riutilizzata nel caso, ad esempio, dei sottoprodotti della lavorazione o le eccedenze di magazzino possono essere acquistate da un nuovo operatore, riducendo la necessità di produrre nuova materia prima e permettendo di riciclare materie plastiche nel rispetto delle normative vigenti.

Come ha scritto il filosofo Salvatore Veca nella premessa al libro di Poletti, «noi non siamo i signori dell’universo. Noi siamo nello stato contingente dell’essere “creature”, nel senso che il mondo non è in alcun caso nostro. Il nostro slogan “una sola umanità, un solo pianeta” va integrato con la glossa che ci ricorda che, come viventi, noi non siamo “soli”». È la lezione della pandemia: come siamo parte della natura e della cultura, così apparteniamo alla comunità vivente. Nel nuovo mondo, infatti, c’è spazio solo per la prospettiva dell’ecologia radicale e della giustizia sociale. 

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