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Ecotox, 25 anni di innovazione nell’ecotossicologia – INTERVISTA

di Cecilia
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Ecotox 25 anni

Nell’anno del 25esimo anniversario dalla fondazione dell’azienda, l’intervista a Maria Raffaela Cardente (Direttore Generale) e Marta Ultre (Responsabile tecnico commerciale) di Ecotox

a cura della redazione

Ecotox LDS è nata nel novembre 1992 con lo specifico scopo di diffondere sul mercato italiano test biologici per la rilevazione degli effetti dovuti alla presenza di sostanze tossiche in ambiente (test ecotossicologici). Da allora, il mondo è cambiato, c’è una nuova sensibilità e attenzione all’ambiente e l’innovazione, in fatto di kit e test, corre veloce. Ne abbiamo parlato con Maria Raffaela Cardente (Direttore Generale e fondatrice di Ecotox) e Marta Ultre (Responsabile tecnico commerciale).

Come e perché è nata Ecotox

Possiamo dire che è nata “dall’incoscienza” e dall’intraprendenza di Maria Raffaela Cardente, fondatrice dell’azienda. Dopo una lunga esperienza nel settore tecnico e biologico ha deciso di ripartire da zero creando qualcosa di suo. Ha messo a frutto la sua lunga esperienza in fatto di strumentazione: nei suoi lavori precedenti infatti si era occupata di valvole per gasdotti e oleodotti, cromatografia, analizzatori da campo e da processo industriale, ricoprendo il ruolo di tecnico-gestionale e di capo commessa sia per il nucleare che per off-shore. Il suo bagaglio professionale combinava competenze sia tecniche che commerciali.
Oggi Maria Raffaela Cardente è affiancata dalla figlia Marta Ultre che da 17 anni lavora in azienda svolgendo attualmente il ruolo di responsabile tecnico e commerciale e dai soci, tutti operativi e con provenienze ed esperienze diversificate, che garantiscono alla società una visione d’insieme a largo raggio.

Quali traguardi avete raggiunto in questi 25 anni?

Fin dall’inizio, avvalendoci dell’aiuto di esperti italiani e stranieri, abbiamo reperito quanto di più innovativo si potesse allora trovare sotto forma di kit commerciali con lo scopo di rendere i test ecotossicologici di semplice esecuzione e di migliorarne la ripetibilità e confrontabilità. Allora l’ecotossicologia non era come oggi, la disciplina è recente e negli anni ’90 si facevano le prime sperimentazioni sulla base delle ricerche degli anni precedenti. Ecotox ha lavorato sempre per creare rete, fare informazione, educarsi a questa scienza e diffonderne il più possibile i contenuti. Abbiamo trovato un mercato ricettivo che ha creduto nell’ecotossicologia, utilizzatori che hanno condiviso con noi informazioni e applicazioni pratiche; è stato un lavoro di collaborazione, un crescere insieme a clienti e fornitori.

Come è cambiato il mercato in questi anni?

È cresciuto e oggi è sano e in espansione. L’evoluzione legislativa ha avuto un ruolo importante. Infatti, se in passato le indagini ambientali erano basate solo su test chimici, oggi sono stati introdotti come obbligatori, in molti casi, anche i test ecotossicologici. I test chimici permettono di andare a misurare sostanze delle quali si sospetta la presenza senza fornire informazioni sull’effetto che le stesse o le loro interazioni possono avere sull’ambiente nel quale sono state immesse. I test ecotossicologici aiutano a fornire una visione globale dello stato di salute del sito preso in considerazione o dei potenziali effetti di ciò che si intende immettervi.
Ad oggi Ecotox LDS propone soluzioni integrate per la verifica sperimentale di parametri chimico/fisici ed ecotossicologici in laboratorio, in situ e on line.
Possiamo citare ad esempio batterie di test in grado di misurare la tossicità degli scarichi di depuratori civili ed industriali, batterie per i sedimenti portuali e litorali marini e valutazione della bioremediation. Oggi c’è una grande sensibilità su questi argomenti; di conseguenza i kit continuano a diffondersi, c’è ottimismo non solo economico ma anche scientifico. La legge ha aiutato ad allargare il mercato e a dare nuove opportunità alle aziende e ai laboratori che hanno investito in questo campo.

Come è strutturata Ecotox?

Ecotox copre il territorio italiano, in un mercato che può essere definito “di nicchia” ma con un buon trend di crescita. Ad oggi in azienda lavorano 6 persone come dipendenti, abbiamo un magazzino di stoccaggio interno dei prodotti per garantire consegne ed evasione ordini in tempi brevi, un controllo di qualità dei materiali in ingresso e in uscita molto accurato e una tracciabilità dei processi anche grazie alla certificazione ISO 9001 ottenuta fin dal 2004.
Abbiamo accordi e partnership con CNR e istituti di ricerca per sviluppare prodotti e protocolli che rispecchino le necessità degli utilizzatori.

Quali sono i vostri obiettivi per il futuro?

L’obiettivo per il futuro è quello di espandere la gamma: siamo rimasti a lungo focalizzati sull’ecotossicologia, ora puntiamo ad allargare la nostra gamma prodotti. Ad esempio abbiamo introdotto soluzioni dedicate a saggi di mutagenesi ambientale che consentono di misurare l’alterazione genetica provocata da mutageni di varia natura, indicano la genotossicità di un agente o di una miscela di agenti a cui l’organismo indicatore è stato sottoposto e all’inquinamento microbiologico. Siamo sempre all’erta nel trovare e distribuire soluzioni innovative dedicate all’ambiente e non solo ecotossicologich.
Il nostro desiderio è quello di rendere sempre più fruibili i test e creare collegamenti tra privati, imprese ed enti di ricerca. L’attenzione alle richieste degli operatori emerse dalla nostra costante partecipazione e organizzazione di convegni di settore, sarà sempre più intrinseca alle nostre scelte future.

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