EGO, aggregatore sul nuovo Mercato dei Servizi di Dispacciamento, permette alle aziende di guadagnare partecipando al mercato dell’energia. Il nuovo Mercato dei Servizi di Dispacciamento, gestito da Terna, è stato creato per mantenere in equilibrio la rete elettrica, sono state quindi definite diverse reti chiamate Unità Virtuali di Aggregazione Miste.
Alle UVAM di EGO partecipano già due aziende: AB Servizi S.p.A., che gestisce impianti di trattamento rifiuti, e CO‐VER Power Technology, proprietaria del cogeneratore fornisce energia elettrica, vapore e acqua refrigerata a Memc Electronic Materials S.p.A., produttore di silicio per la microelettronica. Ambedue le realtà possono essere considerate pioniere del nuovo mercato dell’energia: una pronta a staccare i carichi quando Terna ne fa richiesta, l’altra pronta a produrre energia anche quando non è richiesto dal ciclo produttivo. AB servizi Spa, azienda della Provincia di Cuneo, utilizza energia elettrica per il trattamento meccanico‐biologico (TMB) degli scarti urbani, la forma principale di pretrattamento dei rifiuti. Diverso il caso di CO‐VER Power Technology, proprietaria del cogeneratore che alimenta il ciclo produttivo di un’azienda industriale. In questo caso, anziché fermare il cogeneratore quando non serve, lo si lascia acceso per produrre energia elettrica da immettere in rete, diventando fonte di guadagno. E’ di fatto la nuova frontiera del mondo dell’energia, in un modello di fonti energetiche distribuite in cui chi è in grado di produrre in eccesso rispetto alle sue necessità e chi è in grado di staccarsi per alcuni periodi dalla rete elettrica, viene remunerato.
La rete elettrica, come molti sanno, deve essere sempre in equilibrio: la quantità di prodotta e immessa in rete deve essere, in ogni momento, uguale alla quantità di energia consumata. Questo comporta che, nei momenti di picco dei consumi, ci sia una grande richiesta di energia che TERNA è disponibile a pagare a caro prezzo. E per mettere in equilibrio la rete possono contribuire sia aziende che prelevano energia, quindi consumatori che staccano i carichi per un certo lasso di tempo, che impianti di autoproduzione industriale, che immettono energia. Ambedue contribuiscono all’equilibrio della rete elettrica, ottenendo in cambio un’ extra‐remunerazione molto interessante, in virtù dei corrispettivi fissi e variabili definiti da TERNA. Per farlo è necessario che le aziende prendano parte ad una “UVAM“, Unità Virtuale di Aggregazione Mista, aperta sia a unità di produzione che a unità di consumo, che ha il compito di “dialogare con TERNA, rendendo disponibile l’energia proveniente dagli impianti ad essa collegati nei momenti di picco. Nessun onere per l’azienda, presso la quale viene inserito uno strumento elettronico, gestite da EGO , che si occupa di modulare l’energia a salire o a scendere in base alle richieste di TERNA.
“Il settore dell’energia offre oggi nuove opportunità di guadagno alle aziende, che senza alcun impatto sul processo produttivo possono migliorare il loro conto economico”, afferma Fiorenzo Rainone, Technical Sales Manager di EGO, “abbiamo citato due aziende, come testimonianza concreta di questa opportunità, altre realtà dei più svariati settori industriali si aggiungeranno a breve”. EGO aggrega oggi oltre 100 MW con UVAM in diverse regioni italiane, nelle quali rientrano impianti di cogenerazione, impianti idroelettrici e unità di consumo. Da dicembre ad oggi ha partecipato a tutte le aste indette da TERNA classificandosi sempre fra le prime tre aziende per quantità di energia assegnata.