Una ventina di studenti del SITUM (Scuola d’Innovazione Tecnologica, Umanistica e Manageriale) hanno visitato lo stabilimento di HSD S.p.A. per approfondire i temi della sostenibilità e dell’engineering 4.0.
Il progetto SITUM nasce nel 2020 dalla volontà dei Magnifici Rettori degli atenei di Ancona e Perugia e da quest’anno si arricchisce con l’ingresso dell’Università degli Studi dell’Aquila. I tre atenei hanno come obiettivo comune lo sviluppo del territorio umbro-abruzzese- marchigiano attraverso la creazione di lavoro e imprenditorialità.
Per raggiungere tale obiettivo, il progetto SITUM si contraddistingue per essere:
connesso con il territorio: i corsi sono sviluppati insieme alle imprese, così da rispondere più adeguatamente alle loro esigenze; multidisciplinare: i corsi spaziano su svariati temi legati all’innovazione alla sostenibilità; aperto: accoglie studenti anche da altre regioni, all’insegna della messa in comune delle proprie conoscenze e competenze; imprenditoriale: incentiva la partecipazione e l’interazione attraverso le visite in impresa e i project work da sviluppare in gruppi; sostenibile: mette al centro il territorio e le persone.
Il progetto, che ruota quindi attorno ai concetti di innovazione, imprenditorialità sostenibile e territorialità, comprende oggi due percorsi formativi: management della sostenibilità: corso di carattere maggiormente economico, che mira a preparare figure professionali che possano essere impiegate come manager o consulenti di imprese, enti pubblici, enti di sviluppo regionale e altre organizzazioni che operano nei territori in una logica di sistema, ma anche sviluppare imprenditorialità. Il corso pone particolare attenzione a tematiche come la valorizzazione delle risorse e la crescita del benessere delle comunità nel lungo termine. Engineering 4.0: corso di carattere maggiormente ingegneristico, che tratta strumenti e tecnologie innovative, con riferimento alla quarta rivoluzione industriale. Sono centrali anche temi come l’energia e l’elettrico. Per fornire agli studenti di ingegneria delle soft skills di carattere umanistico relazionale e per riflettere sulle implicazioni etiche dell’automazione dell’IA il corso comprende anche delle lezioni sul tema dell’uomo, la tecnologia e l’interazione con il territorio.
“Siamo onorati di poter collaborare con l’Università degli studi di Perugia, l’Università politecnica della Marche e l’Università degli studi dell’Aquila per fornire il nostro contributo in questo lodevole progetto formativo, che collegando il tessuto imprenditoriale del territorio umbro-abruzzese-marchigiano al mondo accademico universitario, genera un proficuo e prezioso scambio di conoscenze e competenze tra studenti, docenti, imprenditori, manager e giovani professionisti” – dichiara Fabrizio Pierini, Direttore Generale di HSD.
La visita è stata infatti un’ occasione per presentare ai giovani studenti la realtà di HSD e raccontare come l’impresa investa quotidianamente nelle nuove frontiere dell’ingegneria e dell’industria 4.0, mediante la partecipazione a progetti nazionali come l’Electrospindle 4.0, in collaborazione con il Cluster Nazionale Fabbrica Intelligente (CFI), e lo sviluppo della piattaforma IoT, MyHSD: entrambi volti al raggiungimento degli obiettivi di maggiore efficienza e qualità attraverso processi produttivi tecnologicamente avanzati e a zero difetti.
Un’imperdibile opportunità, quella offerta dal SITUM, per fornire agli studenti una formazione maggiormente pratica che risponda alle esigenze del territorio e delle realtà imprenditoriali che vi fanno parte.