La tecnica di conservazione e packaging sottovuoto o in atmosfera modificata è un punto fermo per molte industrie. BMB di Molina di Malo (VI) l’ha automatizzata, innovando in modo geniale una tecnica consolidata.
BMB di Molina di Malo (VI) ha sviluppato una rivoluzionaria e innovativa tecnologia per i suoi macchinari di confezionamento sottovuoto o ad atmosfera modificata. La nuova macchina Conveyor Map è in grado di operare in modalità automatica triplicando la produttività media di confezionamento sottovuoto.
BMB ha fatto dello sviluppo e produzione di macchinari per il confezionamento primario il suo focus. In particolare l’azienda è concentrata sulla produzione di confezionatrici sottovuoto e in atmosfera protettiva, termosigillatrici, termoformatrici e tunnel di termoretrazione per i settori alimentare, medicale e industriale.
Massimiliano Magnabosco, socio di BMB e responsabile della ricerca e sviluppo dell’azienda, covava da tempo l’idea di automatizzare il processo della confezione sottovuoto. “La tecnica del sottovuoto è consolidata per il mantenimento di particolari prodotti alimentari, farmaceutici, ma anche industriali. I macchinari realizzati per questo processo sono sempre stati complessi perché vengono uniti i processi di evacuazione dell’aria ed iniezione del gas inerte. Anche con l’avvento di nuove tecniche, l’atmosfera modificata, non aveva affatto semplificato il processo dei macchinari per il confezionamento in busta che restava tuttavia manuale o semiautomatico.”
In sostanza, per confezionare un prodotto sottovuoto o in atmosfera modificata serve un operatore che lavora su macchinari che gestiscono solo prodotti fermi.
Il ritmo di confezionamento è dunque molto lontano dai ritmi produttivi che le moderne produzioni alimentari e farmaceutiche, per fare un esempio, esigono o si aspettano.
Magnabosco ha lungamente studiato per BMB una soluzione automatizzata che andasse ad abbattere drasticamente i tempi di produzione garantendo al contempo l’assoluta qualità e sicurezza della lavorazione.
Nasce così la prima ed unica confezionatrice sottovuoto automatica a nastro che confeziona in vuoto massimo associato ad una completa ed efficace atmosfera protettiva (ATM).
“In parole povere siamo riusciti a far muovere il prodotto e ridurre così il tempo di caricamento. La nostra innovativa confezionatrice monta gli ugelli, da inserire nelle confezioni per creare il sottovuoto e per immettere le miscele di gas che impediscono il proliferare dei microbatteri, direttamente sul nastro trasportatore. In questo modo è il prodotto a muoversi. Ogni macchina può contare 16 postazioni su un nastro di circa 2 metri, questo significa avere per ogni stazione di carico 4 o 8 ugelli sempre pronti” spiega Magnabosco.
Con la nuova confezionatrice della BMB la produttività viene triplicata abbattendo il ciclo produttivo da un minuto circa a 20 secondi.
In questo tipo di innovazione gioca un ruolo sostanziale il nastro e il mototamburo che aziona il movimento del prodotto sul macchinario.
Magnabosco ha selezionato Interroll Italia per questo suo innovativo macchinario.
Interroll fornisce il mototamburo asincrono DM0138 rivestito in gomma ad alta igienicità NBR con grado di protezione IP69K. Il rivestimento dei mototamburi e nastri trasportatori Interroll si presta particolarmente alle lavorazioni che BMB deve effettuare per posizionare gli ugelli e integrare altre cave per ottenere delle guide assolutamente stabili durante il movimento.
L’interscambio e il dialogo tra BMB e Interroll sono costanti anche perché le macchine che realizza BMB sono customizzate per lo specifico confezionamento finale.
I mercati attualmente nel mirino di BMB sono quelli dei prodotti da forno, della pasta fresca anche ripiena, delle piadine e delle pizze e di tutti quei prodotti che vengono confezionati in busta in ATM. In relazione al prodotto e alla produzione viene realizzato un impianto che, dunque, non è standard, ma è adattato alle esigenze del cliente.
Questo è possibile proprio grazie alla collaborazione con Interroll Italia che fornisce di volta in volta le componenti di motion adeguate alla fornitura.
“Dopo due anni e mezzo di studi e ricerca, siamo orgogliosi dello sviluppo di questa nuova applicazione tecnologica di confezionamento, ideale per gli alimenti da forno e del comparto della pasta. Stiamo già pensando al mondo caseario per i formaggi e a quello delle carni. Non abbiamo ancora pensato al mondo ittico, ma arriveremo anche a quello come anche al cotto e al precotto. Inoltre non escludiamo altre industrie che necessitano particolare attenzione nel confezionamento. Il mondo del confezionamento sottovuoto si sta davvero evolvendo. Pensiamo soltanto alle necessità dell’industria dei componenti elettronici, piuttosto che a quella della farmaceutica e del medicale” conclude Massimiliano Magnabosco.