L’intervista a Mario Maggiani, Direttore Generale di Amaplast, ai microfoni di TecnoEdizioni l’ultimo giorno di Plast 2018
Il successo di Plast 2018 ha ricalcato le aspettative?
Assolutamente sì, c’è stata una grande soddisfazione da parte nostra come segreteria di Plast ma anche da parte di tutte le segreterie delle altre manifestazioni come Ipackima, Meat-tech, Print for all e Intra logistica.
In effetti l’affluenza è stata al di là delle più rosee aspettative, siamo molto contenti in questo momento. Anche visivamente l’impatto è stato veramente notevole, avevamo fatto tre anni fa la nostra fiera Plast in concomitanza con l’Expo e ci aspettavamo grandi cose. Invece i grandi volumi che ci aspettavamo tre anni fa li abbiamo avuti quest’anno. Quindi credo che l’esperienza dell’Innovation Alliance sia stata assolutamente positiva.
C’è stato un incremento di visitatori provenienti dall’estero?
Sicuramente, gli sforzi che sono stati fatti da Plast e da tutte le segreterie fieristiche sono stati notevoli, e il risultato è un progetto vincente poiché i settori sono stati fra loro assolutamente complementari: sappiamo che il 50% del packaging è fatto di plastica, sappiamo che ormai gran parte dell’attività sul printing sulla stampa è appunto su film in plastica e su altri materiali plastici. Quindi evidentemente il visitatore che è interessato a vedere i macchinari di una manifestazione è quasi sempre ben disposto a vedere anche quelli dell’altra. Non a caso fin dalle preregistrazioni abbiamo notato tra i visitatori di una singola manifestazione l’interesse a visitare almeno una delle altre, quindi ripeto la complementarietà ha funzionato, il progetto ha funzionato.
Dato il successo, ritroveremo tra tre anni l’Innovation Alliance?
Le valutazioni si faranno con i numeri finali, però credo che da parte di tutti ci sia l’interesse e la volontà di proseguire quello che è stato un bell’esperimento. Questa sinergia potrebbe diventare un’abitudine e una consuetudine per le prossime edizioni.