L’intervista a Tiziano Caprara, direttore Generale di Negri Bossi Spa
Cosa avete presentato a Plast 2018?
Presentiamo una nuova piattaforma che noi abbiamo denominato Nova e con questa presentiamo una nuova tecnologia per quello che riguarda tutta la parte meccanica, tutta la parte idraulica e soprattutto alla parte software di controllo.
Sulla parte meccanica abbiamo veramente cercato di ottenere il massimo con una nuova geometria di ginocchiera, l’abbiamo addirittura lubrificata in automatico con un ricircolo e questo ci permette di essere anche tra le fabbriche i più puliti possibili quindi senza perdite di olio che non sono belle da vedere e contaminano tanto i nostri prodotti. Tutta la parte di iniezione è stata ridisegnata per ottenere massime pressioni e avere massime velocità di iniezioni rispetto ai prodotti che abbiamo finora prodotto. Tutta la parte software è stata completamente sviluppata, abbiamo puntato su una gestura di utilizzo per poter semplificare ai nostri operatori e ai nostri clienti la messa a punto dei cicli e il controllo dei cicli stessi sulle nostre macchine.
Come sta andando il mercato italiano?
Sicuramente per il gruppo Negri Bossi il mercato italiano è molto importante, vale per il 24% del nostro turnover. Quindi per noi che siamo italiani e siamo rimasti tra i pochi costruttori italiani che ancora producono presse, che si affacciano alla ribalta mondiale, è fondamentale. Essere forti in Italia è importante e devo dire che negli ultimi 3/4 anni abbiamo aumentato il nostro share all’interno del mercato nazionale. Questo significa che c’è una necessità di avere un costruttore forte in Italia che competa con tutta l’offerta del mondo che viene in Italia per offrire i propri prodotti.
Come sta andando il mercato europeo per il gruppo Negri Bossi?
Per Negri Bossi il mercato Europeo è altrettanto importante perché siamo cresciuti tanto. Siamo cresciuti in Francia, dove la nostra penetrazione di mercato fino a quattro anni fa era poco significativa, oggi invece ricopriamo quasi un 7% del mercato interno francese quindi ha dato grandissime soddisfazioni. Inoltre la Spagna sicuramente è un nostro mercato importante dove finiscono una cinquantina di macchine all’anno. L’Inghilterra per noi è il mercato numero uno perché da sempre storicamente Negri Bossi è presente con uno share di mercato intorno al 12%. Oltre a questi mercati vi è la Germania che ci ha accolto con macchine di grosso tonnellaggio e devo dire che sono state sicuramente la parte più concreta della crescita di Negri Bossi in questi ultimi tre anni.
Due parole sugli Stati Uniti:
Negli Stati Uniti siamo stati presenti in questi anni in forma di filiale, oggi l’investitore crede di voler fare di più. In effetti gli Stati Uniti hanno un mercato che è cresciuto mediamente del 15% a livello industriale soprattutto nel settore delle materie plastiche. Le nuove regole di Trump faranno si che il mercato interno aumenterà sempre di più e quindi crediamo di dover fare un investimento sostanzioso, sia nell’ampliamento della filiale e non soltanto a livello di building, ma anche nell’ampliamento della rete di vendita sulla quale stiamo puntando con innovazione anche in questo campo.
E per quanto riguarda la vostra filiale indiana?
Riguardo la nostra filiale in India siamo molto contenti, avendo raggiunto le cento macchine; chiaramente siamo ancora “piccoli” per il mercato indiano e soprattutto stiamo facendo un rinnovamento di gamma, anche se lì produciamo macchine solo ed esclusivamente per il mercato indiano. Non intendiamo esportare in Europa, non è nostra intenzione fare altre iniziative, se non quella di seguire bene il mercato interno.
Oggi si contano su una mano sola i veri costruttori e quindi sono orgoglioso di rappresentare questo gruppo e di portarlo al futuro.