Home FOOD Sacchital Group: il futuro del packaging flessibile è di carta

Sacchital Group: il futuro del packaging flessibile è di carta

di Cecilia
0 commento

L’innovazione è da sempre nel DNA di Sacchital, sin da quando fu fondata da Valentino Paleari nel lontano 1945. Oggi, spiega Paola Cerri, Sales & Marketing Manager di Sacchital Group, l’azienda è nota a livello internazionale per il suo know-how specifico nella lavorazione del packaging flessibile in carta, oltre che per le soluzioni in monomateriale plastico e in materiale compostabile e biodegradabile.

È il 1945 quando Valentino Paleari e i suoi fratelli fondano la Sacchital, che fin da subito si focalizza nella produzione di sacchetti in carta preformati per l’industria alimentare.

Dagli anni ’50 in poi l’azienda si specializza nella stampa rotocalco e nella produzione di packaging in bobina, mantenendo sempre un focus sulla carta ed ampliando l’offerta con i nuovi materiali plastici disponibili sul mercato. La crescita dell’azienda è costante e i risultati si consolidano di anno in anno attraverso una politica di esportazione verso l’Europa, l’Africa e il Medio Oriente.

Alla fine degli anni ‘90 la Sacchital inizia a strutturarsi come un Gruppo con l’acquisizione di un’azienda specializzata nel packaging per il settore del cioccolato e del confectionary. Altre acquisizioni faranno seguito e porteranno la Sacchital all’attuale struttura che la vede operante sul mercato internazionale con ben 5 siti di produzione, tutti collocati nel nord Italia, tra Milano, Torino e Bergamo. L’offerta è ampia e variegata per settori di destinazione, per materiali impiegati (carta, alluminio, film plastici e compostabili) e per tecniche di produzione. Il Gruppo Sacchital è infatti in grado di fornire packaging stampato con tecnica rotocalco e flessografica, laminati multistrato accoppiati con le tecniche più innovative e soluzioni in extrusion coating anche di biopolimeri, grazie ad un parco macchine di nuova generazione e all’esperienza di un Gruppo consolidato.

Il 2020 è l’anno del Covid. Come l’avete vissuto?
Quello del Covid è stato un anno particolare per tutti, anche per i produttori di packaging: l’imprevedibilità della situazione; le richieste inaspettate di volumi elevati per rispondere ad una domanda frenetica da parte dei consumatori, soprattutto nel primo lockdown; la richiesta di soluzioni nuove di confezionamento per prodotti venduti sfusi fino a quel momento; la comparsa di nuovi prodotti da confezionare per garantirne la sicurezza, quali ad esempio le mascherine chirurgiche. Tutto questo ha rappresentato una grande sfida. In questa situazione il Gruppo Sacchital ha fatto perno sulla propria esperienza e solidità per rispondere con prontezza alle nuove ed aumentate richieste del mercato.

L’emergenza non ci ha però distratto da quello che sappiamo fare meglio: innovare. Proprio in questi anni abbiamo consolidato specifiche già in fase di sperimentazione negli anni precedenti e sviluppato nuove soluzioni per rispondere alle esigenze di sostenibilità e circolarità che il mercato esprimeva.

La vaschetta Formapaper®, formula brevettata per una confezione in carta termoformabile per salumi ed affettati, è solo uno dei tanti esempi: la possibilità di stamparla fronte e retro consente una comunicazione chiara con il consumatore di tutti i plus del prodotto, in primis la riciclabilità del pack nella frazione carta. Una soluzione sostenibile e interamente riciclabile nel mondo degli affettati che mancava sulle nostre tavole.

Altre soluzioni per il mondo dei prodotti bakery hanno visto la luce nei nostri laboratori ed ora fanno bella mostra sugli scaffali della grande distribuzione, legate ai nomi più conosciuti di questo settore. Brand diversi ma un solo denominatore comune: la riciclabilità nella carta.

Sviluppate anche prodotti tipo Tetrapak?
Uno dei nostri cinque stabilimenti è specializzato nell’estrusione di polimeri e biopolimeri su carta e cartoncino ed altri materiali semirigidi. Uno dei nostri prodotti di punta è Formapaper®, a cui abbiamo già accennato prima: un vassoio riciclabile nella carta in classe B secondo il metodo Aticelca a cui può essere abbinato un top in carta, anche finestrata, oppure in monomateriale plastico.

Altre soluzioni sono dedicate al mondo del monouso: cartoncino e polimeri green da cui prendono forma vassoi, piatti, bicchieri, barattoli destinati a contenere i prodotti più vari, ma sempre con un occhio alla loro riciclabilità o compostabilità.

Siete stati colpiti dalle sanzioni contro la Russia o è un mercato con cui non lavoravate?
Abbiamo operato nel mercato russo a partire dagli anni ’80, portando la nostra esperienza a servizio delle aziende che producevano caramelle e cioccolato. Una collaborazione durata molti anni, che ci ha permesso di condividere tecnologia e di portare innovazione in un settore e in un Paese ancora molto tradizionale.

Oggi non abbiamo più relazioni con questo paese e pertanto non siamo stati danneggiati dalla situazione internazionale e dalle sanzioni relative.

In quali aree del mondo operate?
L’internazionalizzazione è stata da sempre una leva importante della nostra crescita. Oggi operiamo a livello globale, attraverso una rete commerciale e di servizi costruita nel tempo, per rispondere in maniera puntuale a tutte le esigenze dei nostri clienti e garantire un servizio ottimale anche a quelli geograficamente più distanti.

Il nostro portafoglio di prodotti e specifiche è tanto ampio ed in grado di soddisfare in maniera customizzata tutte le esigenze dei nostri clienti, tenendo conto delle condizioni climatiche e delle richieste dei diversi mercati geografici. La nostra esperienza nel lavorare la carta ci permette di offrire soluzioni uniche ed ecosostenibili.

La nostra azienda, infatti, è riconosciuta come leader nei pack di carta, ad oggi percepita come il materiale di imballaggio più rispettoso dell’ambiente da parte del consumatore: di origine naturale, completamente riciclabile e sostenibile dalla creazione del packaging al suo fine vita. Un perfetto esempio di economia circolare che Sacchital da sempre sostiene e promuove.

Com’è essere una donna manager in questi ambienti?
Ho cominciato a lavorare in azienda subito dopo la laurea, occupandomi inizialmente della parte amministrativa e del controllo di gestione, per approdare poco dopo alle vendite e seguire direttamente i mercati esteri.

Ho viaggiato in tutto il mondo e ho avuto modo di confrontarmi con culture anche molto lontane dalla nostra, riuscendo sempre ad instaurare rapporti molto stretti con i clienti, rapporti basati su fiducia, correttezza e professionalità.

La capacità di estrare in empatia con le persone e di capire i loro bisogni, che credo sia una componente tipica della personalità femminile, è stata sicuramente un grande vantaggio per trovare un modo efficace di interagire con persone di tutto il mondo, anche in contesti tipicamente legati a figure maschili.

You may also like

Commenta

Questo si chiuderà in 0 secondi