Riciclo del PET (progetto ELEVATE), miglioramento delle prestazioni e della durata dei filtri delle cappe di filtrazione (progetto RIGENCAP), recupero dei nutrienti e il trattamento delle acque reflue da filiere agroalimentari e zootecniche (progetto VisioNing) e sensori non invasivi per la determinazione contemporanea della concentrazione di acido lattico e di glucosio nel sangue degli sportivi (progetto Check-Mate): sono i quattro progetti (sui 17 vincitori in totale) del Dipartimento di Chimica della Statale premiati da Seed4Innovation, il programma di innovazione organizzato da Fondazione UNIMI e dall’Università degli Studi di Milano. Seed4Innovation ha l’obiettivo di accelerare lo sviluppo di soluzioni altamente innovative nate dalla ricerca e favorirne l’applicazione industriale o di mercato e vede l’affiancamento di Deloitte Officine Innovazione, Bugnion S.p.a. e CA Group.
In particolare, ELEVATE e RIGENCAP fanno parte della rosa degli otto progetti che verranno finanziati complessivamente con 400mila euro, mentre VisioNing e Check_Mate, pur senza finanziamento, accederanno comunque alla fase di accelerazione. La cerimonia di premiazione di questa seconda edizione di Seed4Innovation si terrà giovedì 26 ottobre presso la Greenhouse di Deloitte in via Tortona, 25 a Milano a partire dalle ore 16:45. L’evento SEED4INNOVATION: dove cresce l’innovazione sarà trasmesso in streaming.
I due progetti del Dipartimento di Chimica che fanno parte della rosa di otto finanziati complessivamente con 400mila euro sono:
ELEVATE, Efficient recycLing of PET to Valuable products by metallATE catalystspresentato da Alessandro Caselli, Marco Ortenzi, Nicola Panza (PhD) e Giulia Boni (master student) propone approccio nuovo per il riciclo di plastiche post-consumo non bio-degradabili: una tecnologia basata su catalizzatori eco-compatibili per il riciclo chimico efficiente del polietilene tereftalato (PET) di scarto post-consumo. Questa tecnologia permetterà lo sviluppo di piccoli impianti per ottenere monomeri dall’alto valore aggiunto, indipendentemente dalla sorgente di PET ed in un processo chimico dai requisiti energetici e tempi estremamente contenuti.
RIGENCAP, presentato da Carlo Pirola, Mariangela Longhi e Giulia Tonsi, prevede lo sviluppo e il trasferimento commerciale di una nuova tipologia di cappe di aspirazione d’aria per ambienti domestici, di laboratorio e industriali. La tecnologia proposta prevede la rigenerazione in situ delle parti delle cappe che tendono ad esaurirsi nel tempo in modo da garantire una durata del ciclo di vita delle stesse significativamente maggiore.
I 2 progetti, frutto del lavoro di un network di ricerca tra docenti del Dipartimento di Chimica e Research Partners, risultati vincitori alla selezione finale del S4I che, seppur senza finanziamento, potranno accedere fase di accelerazione sono:
VisioNing (Valorizzazione degli scarti agro-industriali: un approccio integrato e sostenibile per il recupero di nutrienti e la purificazione delle acque) realizzato da Emelinda Falletta e Daniela Meroni (Dipartimento di Chimica), Andrea Goglio e Fabrizio Adani (Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali), Stefania Marzorati e Mirko Magni (Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali). Il progetto propone una tecnologia innovativa e sostenibile per il recupero dei nutrienti e il trattamento delle acque reflue da filiere agroalimentari e zootecniche nell’ambito della sostenibilità ambientale delle filiere coinvolte. Il progetto prevede un sistema bimodulare, economico ed efficace costituito da un reattore bioelettrochimico, per il recupero dei nutrienti e per l’abbattimento di gran parte del COD, e da un reattore in cui opera un fotocatalizzatore galleggiante che completa il processo di degradazione delle sostanze organiche mediante irraggiamento con luce solare. Il sistema è pensato per la purificazione dei reflui, come risposta alla crescente domanda idrica, e il contemporaneo recupero dei nutrienti rimpiegabili direttamente come fertilizzanti o ammendanti.
CHECK MATE (La fascia “smart” per lo sport ed il wellness) proposto da Alessandro Minguzzi e Alberto Vertova (Dipartimento di Chimica, UNIMI), Luca de Stefano e Principia Dardano (CNR-ISASI di Napoli), Elena Cefis (Università degli Studi di Bergamo). Il progetto ha l’obiettivo di sviluppare un sensore non invasivo per la determinazione, in contemporanea, della concentrazione di acido lattico e di glucosio nel sangue. Si rivolge agli sportivi di qualsiasi livello, che potranno leggere tali valori sul proprio smartwatch o smartphone. Le potenzialità multifunzionali di Check Mate ne permetteranno l’uso anche in ambito sanitario, veterinario e agroalimentare.
“Seed4Innovation è un’iniziativa importante per la diffusione, all’interno del mondo accademico, della mentalità imprenditoriale necessaria a trasformare le scoperte scientifiche in prodotti concreti che generano progresso e ricchezza, sociale ed economica” afferma Maria Pia Abbracchio, Prorettore vicario con delega a Ricerca e all’Innovazione della Statale di Milano e Vice Presidente di Fondazione UNIMI. “Solo attraverso la stretta collaborazione fra università, imprese e iniziative che accompagnano i ricercatori in un percorso di valorizzazione e accelerazione delle loro invenzioni, potremo superare la ‘valle della morte’ dove si perdono il 90% delle nuove idee nate al banco di laboratorio”, conclude Abbracchio.
Gli investitori di questa seconda edizione sono CDP Venture Capital SGR e Indaco Venture Partners SGR SPA, a cui si aggiungono i Research Partners IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio, Fondazione IRCCS Istituto Carlo Besta, IEO Istituto Europeo di Oncologia e Centro Cardiologico Monzino IRCCS e i partner tecnici Bio4Dreams e Fondazione Golinelli. Il programma Seed4Innovation è stato inoltre realizzato in collaborazione a e grazie al contributo di Vertex Pharmaceuticals, Chiesi Farmaceutici, Medtronic, Boehringer Ingelheim, STMicroelectronics, Sintetica SA, Valpharma.