Una Mammoet mai così italiana e grande dalle origini si appresta a tagliare importanti traguardi in un contesto di crescita stabile nei suoi settori tradizionali e in altri nuovi. Per la prima volta, il presidente di Mammoet Italy è un italiano, Filippo Anello, un manager con grande esperienza nel settore, che nel Gruppo Mammoet ha come ruolo primario la gestione dei global account. Con questa nomina, i vertici di Mammoet Italy sono tutti italiani, con Alberto Galbiati, il CEO, alla guida dalle origini dell’azienda nel nostro Paese, oltre che responsabile per le partecipate.
Questa mossa da parte della capogruppo olandese è un riconoscimento del successo crescente di Mammoet in Italia, che ha negli ultimi mesi ulteriormente rafforzato la sua compagine con l’assunzione di nuove figure tecniche. Le nuove entrate consentono all’azienda di pianificare in serenità l’esecuzione dei lavori presenti nel portafoglio ordini, che sta per arricchirsi di nuove commesse nei settori tradizionali, come l’oil&gas, il marittimo-navale e, in quelli nuovi per l’Italia come le infrastrutture logistiche, e in prospettiva, l’energia. L’azienda è infatti leader mondiale nella realizzazione di parchi eolici offshore, sia ancorati che galleggianti (ha lavorato ai due primi esempi operativi nel settore, nel Mar del Nord), ma anche nel commissioning e decommissioning di impianti nucleari, per i quali è in possesso di tutte le certificazioni necessarie.
Intanto, entro poche settimane, l’azienda taglierà il traguardo dei 110 trasporti superpesanti di moduli industriali tra il cantiere Baker-Hughes di Carrara Avenza e il porto di imbarco di Marina di Carrara. I trasporti, che hanno visto la movimentazione su strada pubblica di moduli del peso di migliaia di tonnellate, si sono svolti senza incidenti. I moduli compongono i treni di liquefazione dei grandi progetti LNG in via di realizzazione nel Golfo del Messico, per i quali il Gruppo Mammoet si è già aggiudicato le commesse per le prossime fasi di espansione.
È infine previsto per il prossimo anno l’inizio di una grande commessa di revamping di un impianto di raffinazione, per la quale Mammoet Italy ha già pianificato l’utilizzo della nuova gru FOCUS30 da 2.500 tonnellate, la più grande al mondo della sua categoria. Sarà la prima volta che lavorerà in Italia questa gru, dl tipo self-erecting, concepita per lavorare in spazi ristretti e con basso limite di carico a terra grazie al proprio piedistallo integrato che, garantisce pressioni inferiori alle 6 tonnellate al metro quadro in ogni condizione.
“Sono felice di lavorare con Filippo, un manager che ha la tripla qualità di avere grande esperienza del settore, essere inserito nella macchina del Gruppo e soprattutto conoscere la realtà del mercato italiano, uno dei più complessi al mondo”, commenta Alberto Galbiati. “Il suo arrivo coincide con un momento di rinnovata crescita per Mammoet Italy. Proseguono senza sosta le commesse assegnate negli ultimi tre anni, stanno arrivando nuovi lavori e ci sono ottime prospettive in settori per noi nuovi in Italia. Soprattutto, prosegue il nostro track record sulla sicurezza. Non è un caso. Il nostro approccio di sicurezza totale prevede prima di tutto che le fasi di lavoro siano pianificate per ridurre al minimo i rischi alla fonte, per esempio limitando al minimo i lavori in quota, inventando anche specifiche tecnologie per non dovervi ricorrere. A breve faremo annunci in questo ambito. Altrettanto importante è non considerare mai di routine lavori anche compiuti decine di volte di seguito nello stesso ambiente. Se un lavoro è complesso, non importa se lo hai già fatto. Significa solo che ne sai di più, ma questo non ti esenta da affrontarlo come la prima volta. Questa è la nostra filosofia in Mammoet Italy, e da qui partiamo sempre”.