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Va a gonfie vele l’energia pulita del vento

di Cecilia
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I dati forniti da WindEurope e diffusi dall’Anev attestano per il 4 gennaio numeri da record per l’energia eolica: una produttività pari al 22,7% della domande, quantizzabile in 2.128 GWh (Gigawattora) solo in Italia. Bene anche Germania, Francia e Regno Unito

Una produzione eolica pari al 22,7% della domanda, quantizzabile in 2.128 GWh (Gigawattora) di energia pulita prodotta, e tale da coprire il fabbisogno di 160 milioni di famiglie e il 61% della domanda industriale elettrica. Sono questi i numeri da record che hanno aperto l’‘anno eolico’, lo scorso 4 gennaio. I dati sono stati forniti da WindEurope e resi noti dall’Anev (Associazione nazionale energia del vento).
Siamo quinti, con 113 GWh (14,5% della domanda), nella classifica dei Paesi europei con la maggiore produzione di energia eolica, dietro a Germania, Spagna (266,8 GWh, 37,3%), Francia e Regno Unito (204,6 GWh, 22,1%). Anche in altre nazioni il 4 gennaio è stata una giornata ‘a gonfie vele’, con la Germania che ha registrato una produttività di 925,3 GWh in grado di soddisfare il 60,1% del consumo di elettricità, mentre in Francia, l’energia del vento ha dato 218 GWh, generando il 14,6% della richiesta.
La produzione elettrica da eolico, con questi numeri, si qualifica come seconda fonte di energia europea dopo il nucleare. “Questo dato”, ha osservato l’Anev, “che supera il picco registratosi a settembre 2017 in Europa e pari al 19,8%, dimostra che l’energia eolica continua la sua crescita nello sfruttare l’enorme potenziale. È possibile pensare che possa ambire ad obiettivi di produzione di energia vicini al 100% da fonti rinnovabili”.

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